Linea guida: test per la ricerca del virus HBV prima di trattare i pazienti con infezione da virus HCV


Le lineeguida dell’American Association for the Study of Liver Diseases ( AASLD ) e dell’Infectious Diseases Society of America ( IDSA ) sono state aggiornate.
Viene raccomandato di sottoporre a screening per il virus dell'epatite B ( HBV ) i pazienti che devono essere trattati con i farmaci antivirali ad azione diretta per l'infezione da virus dell'epatite C ( HCV ).

L’aggiornamento è conseguente alle segnalazioni di casi di riattivazione del virus HBV, e in alcuni casi di forma grave di malattia, nei pazienti con co-infezione HBV e HCV, che erano in trattamento con terapia antivirale ad azione diretta per il virus dell’epatite C.

La riattivazione dell’infezione non è risultata correlata a un particolare regime di farmaci antivirali ad azione diretta.
Si ritiene che alla base della riattivazione del virus dell’epatite B ci sia un aumento della replicazione di HBV dopo la clearance di HCV, piuttosto che una tossicità specifica dei farmaci antivirali ad azione diretta.

La vaccinazione anti-HBV è stata consigliata anche ai soggetti suscettibili all’infezione.

Per i pazienti con infezione da HCV e con positività anche per il virus HBV, il medico dovrà stabilire se il trattamento dell'infezione da HBV sia giustificato.
Per coloro che incontrano i criteri per il trattamento, la terapia per l'infezione da HBV deve essere iniziata prima del trattamento anti-HCV, oppure contemporaneamente.

I pazienti con livelli bassi o non-rilevabili di HBV, che non soddisfano i criteri per il trattamento, devono essere attentamente monitorati durante il trattamento anti-HCV.
La vigilanza in questo caso è importante perche alcuni pazienti hanno sviluppato malattia molto grave in seguito a riattivazione dell’infezione da HBV. ( Xagena2016 )

Fonte: AASLD & IDSA, 2016

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